Hockey Club Argentia

L’Hockey Club Argentia nasce nel 2010 dalla disciolta e gloriosa Hockey Martesana al
fine di dare una opportunità alle tante atlete cernuschesi (il campo da gioco rimarrà
sempre quello di Via Boccaccio a Cernusco) e gorgonzolesi che già componevano la
squadra di proseguire il loro percorso sportivo fatto di tanti successi, ben 6 scudetti
in 5 anni, in campo giovanile.
In brevissimo tempo, due anni appena, l’Hockey Club Argentia diventa protagonista
sulla scena nazionale portando la squadra seniores in A2 femminile.
Ma è grazie all’arrivo alla presidenza del Club di Luca Fabrizio, coadiuvato
dall’irrinunciabile apporto della moglie Maria Antonietta Serra, che avviene il grande
salto. Entrambi decidono di scommettere, con grande coraggio e con le proprie
risorse, sullo sviluppo di una squadra e su una società appena nata, ponendosi
grandi obiettivi sportivi. Nel 2013 riescono ad approntare una squadra stellare per
una A2 femminile con l’obiettivo di raggiungere l’A1 in un anno e puntare
successivamente allo scudetto ma il ritiro dello Sponsor durante il campionato non
permetterà il salto di categoria.
Il Club però si rialza dalla incredibile situazione. Nel giro di soli due anni la prima
squadra partecipa alla finale promozione per la A1 e viene ammessa alla massima
serie per il ritiro dell’HF Roma. Viene approntata una squadra giovanissima, la media
era di appena 17 anni, con il solo scopo di fare esperienza. Ed in effetti, pur ben
figurando, la retrocessione in A2 risulta inevitabile. Ancora una caduta. In appena un
anno però la squadra delle ragazzine terribili, forte di una esperienza maturata
l’anno prima, vince con l’Under 16 il titolo indoor e risale subito in A1.
Nel 2016 la squadra Under 16 femminile conquista uno storico scudetto indoor di
categoria, nelle finali di Padova.
Il resto è storia attuale: una squadra seniores che lo scorso conquista una salvezza
tranquilla in A1 e che quest’anno sale verso i vertici alti della classifica, con la
conquista della Final Four della Coppa Italia.
Il progetto rimane ambizioso: portare al più presto il titolo italiano di nuovo dopo
tanti anni in terra lombarda.